Effetto Mercurio – Ripercussioni di Hermes in Astrologia Sportiva
- Betfunder
- 13 mag 2021
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 12 set 2022
Articolo di Massimo Moras
Hermes è una divinità della mitologia e della religione greca. Il suo ruolo principale è di messaggero degli Dei ed esecutore dei loro ordini. Veloce più del vento, correva ad annunciare alle genti la volontà di Zeus, suo padre, e degli altri Dei Olimpi.
I suoi simboli sono il gallo e la tartaruga, ma è riconoscibile anche per il borsellino, i sandali e il cappello alati. In qualità di araldo, Ermes portava sempre il bastone da messaggero, il caduceo, la verga donatagli da Apollo. Più tardi il bastone avrà due serpenti intrecciati e talora sarà coronato da un paio d’ali e da una palla.

“Mercurio calibra le azioni – vittorie e sconfitte – scaturite da Marte, e riconcilia intuizioni e immaginazioni guidate dal Sole con le impressioni riflesse dalla Luna astrologica”. – Alan Ayre
In qualità di giovane destro e aggraziato, Ermes era anche il patrono dell’educazione ginnastica. Corridore valente, lo si credeva fondatore di stadi e ginnasi, che solevano ornarsi di sue riproduzioni. Inoltre, come facondo oratore, era il dio che dava facilità d’eloquio a chi lo invocava nel momento del bisogno. “Veloce, brillante, astuto, persuasivo nel parlare, Ermes ha il dono della mobilità e dell’azione rapida, agisce sconcertando dèi e uomini, è spregiudicato e sottile“, scrive Sicuteri nel suo Astrologia e mito.
Nella mitologia romana il corrispondente di Ermes è Mercurio, il quale, sebbene sia un dio di derivazione etrusca, possiede molte caratteristiche simili all’Ermes greco, essendo infatti il dio dei commerci. Alla sua protezione si attribuiva ogni guadagno, anche nel gioco.

In astrologia, Mercurio è il pianeta della curiosità, della vivacità, della comprensione, in cui la ragione domina i sentimenti e le sensazioni. Il tipo mercuriano si fa stimare per sottigliezza e briosità, spirito e carattere giovanile, e per l’attitudine a sormontare gli ostacoli con abilità. I suoi gesti sono numerosi e vivaci. E’ l’uomo delle situazioni difficili, dei lavori delicati dove l’ingegno è più utile della forza. La sua attività fisica è rapida e abile, ma dato che il sistema muscolare è relativamente poco sviluppato, gli sforzi prolungati sono per lui penosi e spesso è sconfitto per mancanza di resistenza. Tradizionalmente trova il suo domicilio nel segno dei Gemelli ed è ben messo nei segni d’Aria che presentano un’analogia con influenza di Mercurio.
“Se si attribuisce al Sole una intelligenza molto vasta, a Saturno la profondità e la concentrazione, bisogna, in tutta evidenza, attribuire a Mercurio la vivacità e la rapidità“. – H.J. Gouchon

Nell’ambito dell’astrologia sportiva, e in particolare del gioco del calcio, il dominio di Mercurio sta nella strategia, nelle istruzioni della pianificazione tattica della gara stabilite e impartite da allenatore e staff tecnico, informazioni da recepire e sintetizzare rapidamente, attraverso il peculiare filtro astrale del piano mentale del calciatore. In base al segno in cui Mercurio si trova alla nascita, avremo dodici diversi modelli ‘informatici’ con cui elaborare le informazioni fornite dagli altri pianeti. In segni di fuoco, tale processo mentale tenderà verso l’ispirazione; in segni d’aria sarà teoretico; in segni d’acqua inseguirà significati nascosti; in quelli di terra cercherà regole pragmatiche.
“Per quanto sia utile conoscere la componente mercuriale dell’anima del calciatore, non si può certo definirla essenziale per il successo nel campo di gioco, dove anzi un eccessivo lavorio mentale rallenterebbe il libero impulso al movimento e lo spirito più puro dell’azione, in cui il gesto tecnico trascende nell’arte della sua piena realizzazione“. – Alan Ayre

Mercurio retrogrado tra Vergine e Gemelli
Mercurio domina il segno zodiacale dei Gemelli che presenta al massimo grado le caratteristiche astrali del pianeta. Il calciatore nato sotto questo segno dinamico ed eclettico è “leggero, nervoso, sgusciante, astuto. Non a caso le parti del corpo dominate dal segno sono gli arti, le estremità, tutto ciò che è doppio, parallelo; nel campo di calcio ciò corrisponde alle fasce laterali, zone essenziali nella strategia di una partita“, scrive Marco Pesatori nel suo libro “Sotto il Segno del Pallone“. In fase di attacco, il calciatore dei Gemelli è “aggirante, laterale, improvviso e inaspettato“. Si completa alla perfezione con una spalla della quale tende a sfruttare il grande lavoro sporco, per poi “approfittarne con conclusioni opportuniste. Vero mago del dribbling e della finta questo giocatore non è fisicamente una roccia, la sua forza vera sta nei nervi e nello scatto“. Esempi celebri di calciatori Gemelli si ritrovano in George Best, Damiani, Juary, Mauro, Laudrup e naturalmente Le Roi Michel Platini, giocatori “eleganti, veloci e ricchi di estro, imprevedibili, un po’ ribelli e indisciplinati, con una tendenza al personalismo, con le gambette delicate ed una certa incostanza – tutti tratti tipici del segno“. In epoca contemporanea il segno dei Gemelli ha fornito al grande calcio stelle di acclarata grandezza come Mario Mandzukic, Sergio Agüero, Lukas Podolski e Wesley Sneijder. Altri tipici esempi di versatilità “laterale” mercuriana: Schelotto, de Paul, Cuadrado, Gervinho, Marco Reus, Chicharito, Mario Götze, Insigne, Iturbe, Grosicki, Pastore, Hernanes, Zappacosta, Isla, Coutinho, Honda, Coman, Salah, Defrel e Aubameyang.

“Attore nato, ha anche una classe raffinata ed elegante nelle sue giocate ingegnose, con fluttuazioni scenografiche da delirio. La fantasia e la furbizia sono dirette da una mente rapida e razionale, sia nell’arte del dribbling e dello scatto, che nell’estro e nella precisione delle paraboliche palle gol. I calci piazzati sono lo spartito migliore della sua creatività e i colpi di testa la bacchetta che sprigiona tocchi finali. E’ il classico direttore della squadra, sa impostare il gioco e disarmare con l’originalità e la forza tecnica delle geometrie. Da centrocampista è un regista di lusso, dall’intuizione vincente, imprevedibile anche nell’area di rigore e nelle incursioni laterali. L’arte segreta sta nella bravura dei piedi, alati come quelli di Mercurio, il vero gioiello di un atleta intellettualmente versatile”. – Silvana Iseppato
Nel peculiare contesto dell’astrologia sperimentale applicata all’ambito calcistico-previsionale, le nostre personali ricerche hanno evidenziato una presenza significativa di Mercurio tra i fattori degli aspetti planetari definiti mezzipunti (secondo la terminologia del suo scopritore e teorizzatore Reinhold Ebertin) nel momento esatto in cui si sono segnati dei gol nei primi 45 minuti delle partite del campionato italiano di Serie A. Il pianeta dell’agilità e della lucidità di giudizio appare infatti per ben 5 volte nella tabella relativa ai mezzipunti a maggiore frequenza positiva illustrata nella pagina di approfondimento del Metodo Mezzipunti – Reti segnate nei primi 45 minuti.
Ebbene, in tale tabella, un dato che salta all’occhio è il primato del mezzopunto MC=Mercurio/Giove (frequenza del 1,6%). Questo dato statistico è in linea con le caratteristiche e la natura proprie dei pianeti coinvolti, Mercurio e Giove che, in questo contesto, sembrerebbero riferirsi agli aspetti attivi della realizzazione di un goal, vale a dire la finalizzazione di una manovra corale di squadra e il gesto tecnico conclusivo del calciatore, come conferma l’interpretazione di Ebertin circa il mezzopunto che coinvolge il MedioCielo come punto focale della combinazione Mercurio/Giove:
MC=Mercurio/Giove: Felice lavoro di squadra che porta al successo. Abilità nell’orchestrare trame vincenti.

Incisione del Cinquecento che riproduce Giove, Giunone, Nettuno e Mercurio della tradizione mitologica greca. Riproduzione autorizzata da Fortean Picture Library.
Quando ‘aspettato’ con pianeti positivi, Mercurio sembra dunque offrire il meglio del suo repertorio. Diverso risulta invece il rilievo statistico quando il pianeta appare isolato (privo di una ‘spalla’) e in particolare quando si trova in relazione con l’Ascendente. Una ricerca condotta dal sottoscritto nel tentativo di dimostrare una qualsiasi rilevanza statistica nella coincidenza degli aspetti planetari tradizionali al momento dell’inizio delle gare col totale di reti segnate in ciascuna partita del campionato italiano di serie A e della Premier League inglese (nelle stagioni tra il 2011 e il 2016), ha infatti dimostrato che quando Mercurio si trova in angolo disarmonico con l’Ascendente, vale a dire il grado dell’eclittica che sorge all’orizzonte orientale al momento esatto dell’inizio della gara, questo aspetto appare addirittura con una frequenza del 12% maggiore nelle partite che hanno avuto esito un Under 2,5 (con 2 o meno gol finali) rispetto alle altre. Anche questo notevole dato statistico, in teoria assai improbabile, è invece in linea con le caratteristiche più negative di questo corpo celeste che, secondo la tradizione astrologica classica, corrispondono ad una carenza di perseveranza e una scarsa attitudine agli sforzi prolungati. Quando Mercurio è in aspetto disarmonico all’Ascendente, inoltre, ciò indica una difficile armonia con l’ambiente più prossimo e, nel nostro caso, una scarsa intesa tra compagni di squadra. “Noi tutti viviamo e agiamo sul piano orizzontale”, scrive Ebertin, per cui l’Ascendente “può essere considerato come il punto di contatto con gli altri”, in uno stretto rapporto reciproco coll’ambiente circostante (stadio, folla, mass media; passività o supremazia territoriale).

Cerchiamo ancora nei testi di Ebertin l’interpretazione dell’astrologia scientifica circa i mezzipunti che coinvolgono Mercurio. Come abbiamo descritto in precedenza, un eccessivo lavorìo mentale tende a rallentare il libero impulso al movimento e lo spirito più puro dell’azione, e tale è il carattere evidenziato dal mezzopunto Mercurio=ASC/MC. Quando poi Mercurio è il punto focale della combinazione Marte/Ascendente, vi è una tendenza allo spreco di energie nervose in dispute sterili, mentre lo spirito generale è leggero, svampito o sovreccitato. Nel caso di combinazione con Nettuno e Ascendente, Ebertin rileva una tendenza ad essere guidati da impressioni sbagliate e da percezioni confuse, oltre che da una certa incapacità a fissare l’attenzione.
Volubile e incostante, Mercurio diventa inconcludente in presenza della Luna, dove lo scarso senso pratico del pianeta si unisce all’emotività, irrequietudine, noncuranza, lentezza e mancanza d’iniziativa, tipiche del satellite. Quando invece Mercurio si accompagna a Giove (come abbiamo visto) il giudizio diventa rapido e preciso, mentre con Saturno, secondo il già citato “Dizionario di Astrologia” di Gouchon, la concentrazione e il maggiore senso pratico rendono l’intuizione e la vena realizzativa più efficaci.

Fonti
Ayre, Alan, “The Astro-Logic of Winning Football”, The Solopreneur Publ., West Yorkshire, UK, 2015
Sicuteri, Roberto, “Astrologia e mito. Simboli e miti dello zodiaco nella psicologia del profondo”, Astrolabio Ubaldini, 1978, p. 158
Ebertin, Reinhold, “The Combination of Stellar Influences”, American Fed. of Astrologers, Arizona, 1940
Gouchon, Henri-J., “Dizionario di Astrologia”, Gruppo Editoriale Armenia, Milano, 2001
Iseppato, Silvana, “Il Calcio baciato dagli Astri”, Graphot Ed., Torino, 1998
Pesatori, Marco, “Sotto il segno del pallone”, Sonzogno, Milano, 1986
Ramorino, Felice, “Mitologia Classica Illustrata”, Hoepli, Milano, 1897
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