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Chi siamo – I mezzipunti di Ebertin

Aggiornamento: 12 set 2022

Dopo gli studi filosofici presso l’Università degli Studi di Venezia ho intrapreso la carriera di giornalista pubblicista in ambito sportivo. La passione per l’astrologia mi ha accompagnato da sempre e il tentativo di coniugare in una forma organica l’esigenza di dimostrarne la legittimità con l’urgenza di applicarla con profitto agli ambiti pratici degli investimenti finanziari e delle scommesse sportive mi ha spinto ad approfondirne gli studi e le problematiche. Nel corso del mio praticantato presso la Merriman Market Timing Academy ho imparato, tra le altre cose, che un possibile confronto tra l’astrologia e la scienza statistica può essere stabilito positivamente e proficuamente.


Il nostro peculiare Geocosmic Betting System, attualmente in fase beta, si basa sul metodo dei mezzipunti integrato da analisi matematico-statistiche che tengono conto del numero di gol segnati nelle gare precedenti e della forma temporanea delle squadre, ed è realizzato con puntate singole ottimizzate secondo il criterio di Kelly opportunamente modificato.

 

E’ nostra convinzione che le analisi approfondite condotte nel tentativo di dimostrare una qualsiasi rilevanza statistica nella coincidenza di determinati aspetti planetari definiti mezzipunti – secondo la terminologia del loro scopritore e teorizzatore Reinhold Ebertin – col totale delle reti segnate in ciascuna partita del campionato italiano di calcio di Serie A e della Premier League inglese (nelle stagioni dal 2011/12 al 2015/16) abbiano comprovato, in maniera persuasiva, che la nuova frontiera dell’astrologia costituita dai midpoints di Ebertin rappresenti una valida forma di scienza predittiva e che un sistema per vincere alle scommesse basato su questi aspetti planetari sia ampiamente possibile, se non addirittura raccomandabile.



I mezzipunti di Ebertin

Reinhold Ebertin

Reinhold Ebertin, medico e astrologo tedesco (16 Feb. 1901 – 14 Mar. 1988)


I mezzipunti, scrive Ebertin nel libro “Cosmobiologia: la nuova astrologia”, edito da C.E.M. (Napoli, 1982) – cui rimandiamo per uno studio più approfondito – “differiscono dagli altri aspetti astrologici, in quanto sono interessati ad essi almeno tre fattori, uno dei quali deve trovarsi al centro degli altri due”.

Per esempio, assumendo che il Sole si trovi esattamente tra (nel mezzopunto di) Mercurio e Nettuno, tale relazione è espressa nella seguente equazione:


Sole = Mercurio/Nettuno


dove il Sole rappresenta il punto focale, e Mercurio/Nettuno il mezzopunto. Il punto focale occupa la posizione di mezzo tra i due pianeti, o punti, espressi nella parte destra dell’equazione, la quale può anche essere definita in questi termini: il Sole si trova al mezzopunto di Mercurio e Nettuno.

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Esempio di mezzopunto a 13 Toro, esattamente tra la Luna a 13 Ariete e il Sole a 13 Gemelli, e in aspetto semiquinario (75 gradi) con Ascendente

I mezzipunti diretti”, nota lo studioso tedesco, “possono essere facilmente determinati con esattezza se i pianeti interessati non sono troppo distanti l’uno dall’altro. Invece l’individuazione dei mezzipunti indiretti è molto più difficile. In tal caso, il fattore centrale può anche mancare. Al suo posto possiamo avere un rapporto angolare con un altro pianeta”. In altre parole, un pianeta – ma anche l’Ascendente o il Medio Cielo – può essere in aspetto angolare congiunto (0), semiquadrato (45), quadrato (90), sesquiquadrato (135) o opposto (180) a un mezzopunto.

Riassumendo, i mezzipunti rappresentano un modo per connettere componenti individuali dell’oroscopo che appaiono separate. L’equazione corrispondente descrive in sintesi come il punto focale entri in relazione – amalgamandosi e colorandosi insieme – cogli altri due pianeti o fattori. Nell’analisi di ciascuna possibile combinazione di tutti i mezzipunti dell’oroscopo preso in esame, non vi è necessità di distinzione tra i diversi tipi di aspetti formati. Sia che si tratti di congiunzione (0), quadrato (90) o opposizione (180), nella prospettiva dei mezzipunti essi sono tutti uguali, similmente capaci di produrre tensione tra i fattori – o punti – coinvolti. “Nel corso degli anni sono giunto alla conclusione che tutti gli angoli divisibili per 45 gradi possano essere considerati virtualmente di ugual valore”, chiosa Ebertin, che correttamente considera la tensione procurata dagli aspetti disarmonici una componente vitale dell’oroscopo, dato che l’eccitazione conseguente ci rende sufficientemente agitati da essere motivati a fare qualcosa. I mezzipunti illustrano bene tale tensione e dunque presentano un visibile impatto potenziale sulla carta astrale di un evento agonistico sportivo. Senza una vera motivazione ad agire, infatti, le competizioni perderebbero in dinamicità ed interesse.


Un altro grande vantaggio dell’uso dei mezzipunti, ai fini dei nostri esperimenti statistici, è stato di poter utilizzare quelli che Ebertin chiama i punti individuali di un tema astrale, vale a dire l’Ascendente (AS) e il Medio Cielo (MC), rispettivamente il grado dell’eclittica che sorge all’orizzonte orientale al momento della nascita – o dell’inizio della gara, nel nostro caso – e il punto di culminazione che corrisponde, nel medesimo istante, all’angolo verticale al luogo di nascita – o della contesa. “Essi sono definiti come ‘punti individuali’ in quanto si spostano di circa un grado in quattro minuti”, scrive l’astrologo tedesco.


In questo modo è stato possibile interpretare con successo anche carte astrali relative a gare di campionato che si sono disputate nel medesimo orario, dato che questi punti sensibili del tema mutano di qualche grado a seconda del luogo in cui si tiene l’evento. Grazie ad un’orbita stretta di un grado e mezzo (1.5) siamo così in grado di risolvere la falla di gran parte dei metodi predittivi, che si dimostrano in ultima analisi inutilizzabili nel caso di eventi concomitanti.


Noi tutti viviamo e agiamo sul piano orizzontale”, scrive Ebertin, per cui l’Ascendente “può essere considerato come il punto di contatto con gli altri”, in un rapporto reciproco stretto coll’ambiente circostante (stadio, folla, mass media; passività o supremazia territoriale). D’altra parte, il Medio Cielo si può collegare “alle ambizioni interiori e all’arbitrio di prendere le proprie decisioni”, nel senso di una piena ed indipendente realizzazione dell’ego (successo, obiettivo, goal, rete). Dunque, in vista del nostro compito di dimostrare un possibile legame con l’abilità di entrambe le squadre di segnare un maggiore o minor numero di reti, abbiamo considerato solo le combinazioni di mezzipunti aventi come fattori dell’equazione almeno uno tra i due punti individuali del tema, vale a dire ASC e MC.

 

Il nostro Geocosmic Betting System si avvale anche del concetto di Expected Goals (xG) che quantifica l’opportunità di segnare, relativamente a una singola gara o su un periodo di tempo più lungo. Il calcio è uno sport a basso punteggio dove la maggior parte dei campionati di massima serie ha una media di circa 2,5 goal totali a partita. Osservando il processo di creazione delle occasioni da goal è dunque possibile identificare più rapidamente quali squadre presentano un’insostenibile fortunata serie positiva. Nella loro forma più semplice, i goal attesi creati in una data partita possono così essere sommati e confrontati col risultato effettivo per determinare se l’esito finale sia stato un riflesso equo del processo offensivo e difensivo di ciascuna squadra.

 


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