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L’astrologia oraria applicata alla predizione di eventi sportivi

Aggiornamento: 12 set 2022


Questa sezione dedicata ai metodi convenzionali dell’astrologia classica, coi suoi riti di lettura dei simboli e le sue arcane suggestioni, non può fare a meno di riservare un approfondimento alla tecnica predittiva dell’astrologia oraria, pratica che trae ispirazione e premesse teoretiche da forme divinatorie più tipicamente esoteriche quali la lettura dei tarocchi o l’I Ching.


Tale tecnica prevede l’utilizzo di una carta oraria, vale a dire di un tema astrale, redatto dall’astrologo, che rappresenti l’esatto istante in cui un consultante (amico o cliente) formula una domanda. L’idea è che ci sia una specie di armonia tra le cose del cosmo e la mente umana, e che quindi la posizione dei pianeti al momento della richiesta possa aiutare a fornire una risposta. Quando l’interrogativo concerne l’esito di un evento sportivo, ecco che entra in gioco una complessa serie di regole che l’astrologo consultato deve usare per interpretare la carta e stabilire con approssimativa certezza il vincitore.


Il successo della predizione, scrive l’astrologa americana Doris Chase Doane nel suo libro Contest Charts pubblicato dall’American Federation of Astrologers, Arizona, nel 1987, dipende da due importanti fattori: “… fare la domanda al momento giusto e formularla in modo preciso. Una domanda confusa si tramuterà invariabilmente in un tema astrale confuso, che sarà difficile, se non impossibile, da interpretare”.



Quando l’interrogativo è posto in maniera cristallina (ad esempio: vincerà la mia squadra del cuore la prossima partita di campionato?) ed è forte il desiderio di conoscerne la risposta, l’esito “… si manifesterà all’esterno dalla mente subconscia, muovendo dal piano mentale al mondo fisico, come un neonato”. Infatti, secondo la Doane, “la ricerca ha provato che una carta astrale per un evento mentale può essere giudicato alla stessa stregua di un tema natale”.


Lasciando purtroppo inesplorata la verifica di tale ricerca comprovata, l’astrologa americana passa quindi ad illustrare le regole per stabilire il vincitore di una contesa sportiva, quando sia richiesto in maniera chiara e in situazioni ambientali ideali dal postulante di turno: “Una gara appartiene alla decima Casa di una carta astrale, perché questa dipinge vittorie, onori, riconoscimenti e potere. […] Dunque, il probabile successo di un contendente o di una squadra è giudicato dalla forza e armonia della Casa degli onori, la decima”. Quasi la stessa importanza rivestirebbe inoltre la prima Casa, in quanto sede della “fortuna, perizia, abilità tecnica (maestria personale) del contendente” per il quale s’è formulata la richiesta. Per giudicare onori e capacità dell’avversario, invece, andrebbero esaminate le Case astrali opposte alle precedenti, vale a dire la quarta e la settima.


Dopo aver attentamente vagliato tali Case astrologiche che, ricordiamo, risultano dalla suddivisione in dodici della sfera celeste a iniziare dal punto Ascendente, e che governano – o influenzano – vari settori della vita, altri fattori andrebbero presi in considerazione: “I pianeti, eccetto Marte e Saturno, situati nella parte sinistra del grafico favoriscono il primo contendente, specialmente se posti nella prima o decima Casa. Ma se i pianeti appaiono nella parte destra … favoriscono l’avversario”. Dovessero tali pianeti essere afflitti, vale a dire ricevere aspetti disarmonici o trovarsi in segni debilitanti, verrebbero a diminuire le probabilità di vittoria. “Il fattore fortuna”, prosegue la Doane, “è stabilito dai pianeti, e quelli che sono maleficati, per propria natura o per gli aspetti che ricevono, distolgono dall’abilità di conseguire il successo”.



Per riassumere, le tre regole fondamentali che, secondo l’astrologia oraria, permetterebbero di individuare il vincitore di una contesa sportiva sono: 1) valutare gli onori (decima Casa per il contendente per cui si effettua la richiesta; quarta Casa per gli avversari), 2) la fortuna e l’abilità tecnica (prima e settima Casa rispettivamente) e 3) la distribuzione planetaria (il numero di pianeti, malefici e benefici, sulle metà dello zodiaco).

Il libro Contest Charts, a cui rimandiamo naturalmente per un maggiore approfondimento, fornisce ulteriori specificazioni e linee guida per la corretta interpretazione della cosiddetta carta della contesa, e illustra molti esempi a corredo delle sue tesi.


Quanto esposto in questo articolo non esaurisce di certo il vasto tema dell’astrologia oraria applicata alla predizione di eventi sportivi. Una possibile variazione sul tema, ad esempio, propone di applicare le tre regole esposte ad una carta astrale redatta per l’orario e luogo d’inizio dell’incontro. In tal caso, sul lato sinistro del quadrante troveremo la squadra di casa, oppure la squadra favorita, o anche lo sfidante (nella boxe), a seconda del gusto e dell’inclinazione dell’astrologo vaticinante.


 



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