Il match d’esordio, ai Mondiali in Brasile del 2014, della Spagna campione in carica – una riedizione della finale della precedente edizione contro l’Olanda – vide una formazione iberica più astrologicamente sbilanciata rispetto a quella che vinse anche l’Europeo due anni prima, dove il nucleo del gioco stava nei piedi inventivi, lucidi e concreti dell’elemento terra di Fabregas e Iniesta (Toro) e Xavi (Acquario con Luna in Toro). Nel 2014, la Spagna presentò un attacco rinnovato ma scombinato astrologicamente, con Fabregas in panchina e Xavi ed Iniesta isolati in un centrocampo molto sbilanciato. Anche l’Olanda si presentò rinnovata, ma più coerente e creativa, con un nucleo meglio integrato: Martins Indi, Vlaar, De Vrij, Robben (tutti del segno dell’Acquario) e De Jong (Marte in Acquario). Tanta ‘aria’ di qualità da soffiare sul ‘fuoco’ del finalizzatore Van Persie (Leone), per un sorprendente 5-1 finale (in perfetto stile Urano, il pianeta dell’exploit e dell’imprevisto).
La sorprendente formazione costaricense, che nella fase a gironi battè prima l’Uruguay per 3-1 e poi l’Italia per 1-0, presentava una solida fase difensiva terra-aria, con Gonzalez (Acquario), Diaz (Vergine), Bolanos (Toro), Umana (Luna in Toro) Duarte e Borges (Gemelli), che contenne agilmente il ribollente quanto evanescente attacco azzurro di Balotelli e Cerci (Leone).
La Germania, che meritatamente vinse il titolo contro l’Argentina di Messi, dopo aver schiantato il Brasile nella semi-finale per 7-1, presentava la seguente formazione: Neuer (Ariete, Marte in Sagittario), Hummels (Sagittario, Marte in Ariete), Boateng (Vergine, Luna in Gemelli, Marte in Ariete), Lahm (Scorpione, Marte in Vergine), Howedes (Pesci, Marte in Capricorno), Kroos (Capricorno, Marte in Sagittario), Schweinsteiger (Leone, Marte in Scorpione), Kramer (Pesci, Marte in Gemelli), Ozil (Bilancia, Luna in Sagittario, Marte in Ariete), Muller (Vergine) e Klose (Gemelli, Marte in Leone). In totale: 3 elementi terra e 3 acqua; 3 fuoco e 6 pianeti veloci in segni di fuoco, rintuzzati dall’aria rovente di Ozil e Klose.
L’argentina presentava una formazione aria-acqua con Romero (Pesci, Luna in Sagittario), poi Zabaleta (Capricorno, Marte in Pesci), Rojo (Pesci, Luna in Capricorno), Demichelis (Sagittario, Luna in Gemelli, Marte in Capricorno), Mascherano (Gemelli, Marte in Scorpione), Garay (Bilancia), Lavezzi (Toro, Marte in Gemelli), Biglia (Acquario), Messi (Cancro), Higuain (Sagittario, Marte in Scorpione) e Perez (Pesci, Marte in Sagittario). Per un totale di 2 elementi terra, 2 fuoco, 3 aria e ben 4 giocatori d’acqua, oltre a 3 pianeti veloci in segni d’acqua, a testimonianza di una formazione umorale troppo dipendente dalle ‘lune’ del suo uomo-faro Messi.
Saturno, il lento e pesante pianeta delle prove e delle tribolazioni, transitava in quei giorni nel segno dello Scorpione, producendo un gioco involuto nei piedi di Lahm (Scorpione) e ingolfando il motore di Schweinsteiger (Marte in Scorpione). All’Albiceleste vennero così permesse alcune nitide palle-gol, sprecate da Higuain (Marte in Scorpione) e Lavezzi (Toro, segno anch’esso colpito dall’opposizione del transitante Saturno). Alla fine del match, dopo la mini-pausa, Mascherano (Marte in Scorpione) non riesce ad impedire al lesto Mario Gotze (Gemelli), subentrato nella ripresa insieme a Schurrle (Marte in Gemelli), di ricevere indisturbato il pallone da quest’ultimo, controllarlo di petto e calciare senza farlo rimbalzare alle spalle di Romero.
E’ il gol decisivo, che sancisce la vittoria meritata della squadra tedesca, nonché il genio del tecnico Joachim Low (Acquario), capace di effettuare due cambi astrologicamente azzeccati, mantenendo equilibrata la formazione e immettendo ‘aria’ nuova alle folate offensive del suo attacco. D’altro canto, il suo collega argentino Sabella (Scorpione), non riusciva a migliorare la situazione di stallo raggiunta nel finale dalla sua squadra, con dei cambi che hanno avuto soltanto l’effetto di sbilanciare ulteriormente la formazione: Aguero (Gemelli) per Lavezzi (Toro), Palacio (Acquario) al posto di Higuain e Gago (Ariete) per Perez (Pesci).
Bibliografia
Ayre, Alan, “The Astro-Logic of Winning Football”, The Solopreneur Publ. Company, West Yorkshire, UK, 2015
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