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Oroscopo del calcio

Aggiornamento: 12 set 2022


 

ARIETE

Ariete

L’Ariete, governato e dunque influenzato da Marte, il pianeta della guerra, “è un fuoco scoppiettante dalle fiamme gioiose, fantastiche, leggere e avventurose.  Animato da un ardore giovanile e temerario, rischia di spegnersi all’improvviso, senza lasciare tracce. Il suo attacco è brusco e impetuoso, e il campo di gioco è l’area più stimolante per il calciatore dell’Ariete, che necessita di una propria libertà di espressione. Intraprendente nelle azioni, assume presto il ruolo di leader della sua squadra. L’ambiente rumoroso e incitante dei tifosi è il corollario ideale per le sue gesta da vero atleta e goleador. Forte di testa, è un trascinatore carismatico eccezionale. Il suo segreto è la volontà dominatrice, la grande ambizione di essere il numero uno, come il suo segno” (tratto da Il Calcio baciato dagli Astri di Silvana Iseppato). I ‘colpi di testa’, anche in senso figurato, sono il suo forte come dimostrano le collere improvvise che ne fanno spesso un bersaglio privilegiato degli arbitri. Testardo, aggressivo, egoista, temerario, è il giocatore ideale per sfondare le difese avversarie o per tenerle sempre sulle spine, col suo scatto bruciante e la botta vincente che non perdona, quando gli lasci mezzo metro di libertà dalla marcatura. In negativo: gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, perché questo tipo astrologico non si risparmia mai né si tira indietro, anche di fronte agli scontri di gioco più duri. Sensibile alle provocazioni, rischia di perdere il controllo e dunque lasciare anzitempo il terreno di gioco, per la gioia degli avversari. Calciatori ariete celebri: Pruzzo, Galderisi, Anastasi, Vierchowod, Voeller, Seedorf, Delvecchio, Pellissier, Maxi Lopez, D. Zapata.

TORO

Toro

Il segno del Toro è dominato da Venere, ed è un tipo astrologico molto terra terra, quasi unicamente preoccupato di conservare i suoi beni materiali, pallone compreso. Riflessione, concentrazione e accanimento sono il suo forte, oltre ad una grande attitudine al lavoro e una strenua pazienza. “L’eccellente resistenza fisica privilegia l’attività sportiva. L’istinto imperioso controllato da un’innata prudenza è persistente nelle imprese, soprattutto nel ruolo di portiere e centrocampista. E’ garanzia di sicurezza e di stabilità per la squadra. Lavoratore accanito, è freddo, lucido e calmo nella coordinazione dei suoi movimenti. Anche se scarseggia nella velocità e nello scatto, può essere un difensore arcigno, potente nei duelli aerei, ferreo negli scontri corpo a corpo, ostinato nel possesso della palla e risoluto nel rilanciarla” (Iseppato). Lento, costante, solido e concentrato, il calciatore del Toro è di sicuro affidamento per ogni allenatore che, sebbene non sia un leader nato, spesso gli consegna il pallino del gioco, in virtù del buon controllo di palla e di una certa precisione nei passaggi. Il Toro sa ‘ricucire’ bene i reparti e alla lunga diventa insostituibile grazie alla continuità del suo rendimento. In porta, grazie a calma, concentrazione e senso innato della posizione, sa rassicurare e guidare con fermezza i compagni della difesa, coi quali trova facilmente l’intesa. In negativo: s’intestardisce a volte in dribbling inutili e spesso rallenta il gioco ‘ruminando’ le possibili soluzioni. Calciatori toro celebri: F. Baresi, Collovati, Tacconi, Zenga, Dossena, Costacurta, Barzagli, Bonucci, Pirlo, Iniesta.

GEMELLI

Gemelli

Il segno dei Gemelli è retto da Mercurio, che ne dà agilità, arguzia ed eclettismo, ma anche volubilità e indecisione. “Attore nato, ha anche una classe raffinata ed elegante nelle sue giocate ingegnose, con fluttuazioni scenografiche da delirio. La fantasia e la furbizia sono dirette da una mente rapida e razionale, sia nell’arte del dribbling e dello scatto, che nell’estro e nella precisione delle paraboliche palle gol. I calci piazzati sono lo spartito migliore della sua creatività e i colpi di testa la bacchetta che sprigiona tocchi finali. E’ il classico direttore della squadra, sa impostare il gioco e disarmare con l’originalità e la forza tecnica delle geometrie. Da centrocampista è un regista di lusso” (Iseppato). Veloce e sgusciante, un vero mago della finta, si esprime bene anche in fascia dove realizza al meglio le qualità dinamiche dell’ala laterale. La leggerezza fantasiosa del tocco di palla e la giocata teatrale ne fanno spesso un beniamino della folla, sebbene, come nei casi ‘storici’ di George Best e Oscar Damiani, ciò a volte possa tramutarsi in fastidiosa platealità per compagni e avversari. Come scrive Pesatori in Sotto il segno del pallone: “Se la fantasia e la furbizia si uniscono ad una perfetta padronanza della tecnica, avremo delle grandi ‘mezze’ punte, imprevedibili, un po’ ribelli e indisciplinati, con le gambette delicate ed una certa incostanza”. Calciatori gemelli celebri: Platini, Laudrup, Massaro, Mauro, Balbo, Montella, Locatelli, Toni, Amauri, Klose, Podolski, Gotze, Insigne, De Paul.

CANCRO

Cancro

Il segno del Cancro è governato dalla pallida Luna, che lo ‘riveste’ di sensibilità, impressionabilità, capriccio e timidezza, ma anche di grande intuito e popolarità. Nel calcio di oggi, Lionel Messi ne è l’esempio più lampante in positivo, laddove Cassano lo è in negativo, grande talento frenato da incostanza ed eccessiva emotività. “Sebbene il dinamismo in campo sia altalenante come le fasi lunari, nel ruolo di attaccante emerge l’estro del calciatore cancerino, la cui sottile astuzia predatrice semina panico tra le fila avversarie e con tocco smarcante e profondo crea gioielli balistici e gol d’autore. L’intesa con i compagni è fondamentale, è il cuore del suo eclettico spartito. Il campo diventa il suo palcoscenico e lui l’alfiere d’una strategia arrembante. Quando i pianeti sportivi denotano un forte potenziale, allora si hanno dei grandi calciatori, dall’inventiva deliziosa e trascinante” (Iseppato). Poco aggressivo, “il Cancro non è un campione di dinamismo e bellicosità. Sembrerà spesso dormicchiare in campo, caracollando da una parte all’altra in attesa dell’ispirazione, pronto all’entusiasmo più infantile o alla depressione più nera” (Pesatori). Calciatori cancro celebri: Messi, Vialli, Serena, Virdis, Zola, Christian Vieri, Marcio Amoroso, Crespo, Kluivert, Zidane, Raul, Gilardino, Aquilani, Cassano, Zaza, Pellè.

LEONE

Leone

Il segno del Leone è disciplinato dal Sole, astro che gli dona ardore, forza, entusiasmo, autorità, nobiltà e generosità. Sempre disposto a pesanti sacrifici per questioni di prestigio, non va urtato nella fierezza, in quanto suscettibile all’opinione del suo ambiente. “Il calciatore del Leone desidera sempre il massimo su scala sociale e professionale. La volontà di potere e il senso di responsabilità lo portano naturalmente alla guida dei compagni di squadra. Come i pianeti ruotano intorno al Sole, così a centrocampo si può constatare che non c’è miglior regista del Leone, creativo ed esuberante nella sua strategia, un vero ‘re’ del football […] che può risolvere da solo una partita perché possiede un Sole interiore così grande da illuminare non solo se stesso, ma anche la squadra. Il suo palcoscenico è il campo e le sue imprese sono dei veri atti eroici, raffinati e potenti” (Iseppato). L’eclettismo delle sue doti creative e agonistiche, nonché la generosità che infaticabilmente prodiga per rafforzare ogni reparto, ne fanno uno splendido interprete dal centrocampo in su; completo, risoluto anche in fase realizzativa, quando lasciato libero di spaziare in piena autonomia, nel pieno esercizio del suo ego esibizionistico. “Il Leone non è un rifinitore agile alla Gemelli, ma uno che s’impone frontalmente senza dar l’impressione che abbia rapinato nulla che già non gli sia da sempre appartenuto” (Pesatori). Calciatori leone celebri: Hulk, Balotelli, Berardi, Lewandowski, De Rossi, Schweinsteiger, Rivera, Altafini, Giordano, Magath, Prohaska, Dino Baggio, Conte, Albertini.


VERGINE

Vergine

La Vergine, segno diplomatico e scaltro come pochi, è governata da un Mercurio autunnale, freddo e ponderato, non più quello agile e volubile dei Gemelli. Questo tipo astrologico eccelle per meticolosità, spirito d’osservazione e modestia, ma si fa temere per un eccessivo spirito critico e auto-critico che spesso ne frena la carriera. “I calciatori della Vergine fanno della ragione, della fredda logica le loro armi speciali. Sono il ‘cervello’ della squadra, giocano con la testa prima che con i piedi. Il piacere per la minuzia e la precisione li porta a possedere un tocco di palla quasi barocco, sapendo unire alla sostanza il gusto e il piacere della forma” (Pesatori). Mariolino Corso, Beckenbauer, Stankovic, Desailly, David Pizarro, Thiago Motta e Modric sono classici esempi della raffinatezza che sa anche essere concreta tipica di questo segno, che in particolare nel gioco a centrocampo trova modo di liberare al meglio le sue perfette traiettorie geometriche. Gli attaccanti della Vergine si distinguono invece per opportunismo e fiuto del gol, dovuti ad un’attenta e meticolosa osservazione del gioco. Paolo Rossi, Filippo Inzaghi, Carlos Bacca e Thomas Muller ne sono esempi lampanti, ma anche Filippo Maniero, Padovano, Muzzi, Rizzitelli, Nicola Amoruso, Cruz e German Denis. “Un attaccante Vergine gioca con tale velleità e abnegazione, da sprigionare un repertorio glaciale e chirurgico. Il senso della realtà è la loro massima, mentre l’arte di sviscerare con acume tattico gli schemi e le performance individuali è il bisturi per eccellenza” (Iseppato).

BILANCIA

Bilancia

Il calciatore della Bilancia “è un vero mito, con uno stile e una classe pregiati. La grande capacità decisionale proviene da un istinto sicuro e consapevole dei propri mezzi, sempre equilibrato nell’impostare le sue eleganti manovre” (Iseppato). Ed è proprio l’equilibrio il punto di forza di questo segno, che invece nell’indecisione a volte può trovare un nemico insormontabile. La statistica dimostra che la Bilancia è indubitabilmente il segno dei campioni: Pelè, Piola, Sivori, Rummenigge, Falcao, Nordhal, Bobby Charlton, Liedholm ma anche Deschamps, Boban, Sammer, Trezeguet, Totti, Ibrahimovic, Di Natale, e Morata, talenti cristallini dell’arte pallonara che trovano nel gol la loro massima espressione. “Duttilità, capacità di adattamento, elasticità sia fisica che mentale spiegano il fiorire di tanti campioni in ogni ruolo. Giocatore completo, che sa difendere e costruire, attaccare e contenere. Trovato il proprio stile, sicuro della propria personalità, non ha rivali nel raggiungimento del successo. O’rey Pelè, il più grande calciatore di ogni tempo, esprime l’equilibrio completo, la dimostrazione di quanto può sprigionare l’enorme potenzialità calcistica di questo segno” (Pesatori). In negativo, nei momenti di dubbio, tormentati dall’indecisione, rischiano di vanificare quanto costruito a causa di momenti di acuta inquietudine che possono anche sfociare in sfoghi di rabbia quasi isterica. Il vero segreto del suo successo è l’amore totale che è capace d’investire nel mestiere di calciatore con una dedizione appassionata che non ha eguali.

SCORPIONE

Scorpione

Introverso e scontroso, combattivo e tenace, la forza dello Scorpione sgorga da profondità insospettate che rendono irriducibile la sua vis pugnandi. Un giocatore “sempre in lotta contro tutto e tutti, ma soprattutto con se stesso. Il ruolo di attaccante è quello che più gli si addice e, diversamente dalla punta Ariete, sa trattenere i proiettili, evita di accendersi e bruciare come un fiammifero, cova dentro il colpo mortale” (Pesatori). Il prototipo del centravanti Scorpione è Marco Van Basten, ma anche Gigi Riva, Boninsegna, ‘Attila’ Hateley e Rooney sono esempi di punta ‘killer’ che non subisce passivo le dure entrate del diretto marcatore ma anzi sa reagire, quando serve, con altrettanta cattiveria. “Se al coraggio si aggiunge il pregio dell’intelligenza calcistica, giocherà più arretrato, sarà meno egoista, e segnerà sempre molti gol”. Del Piero, Sandro Mazzola e Maradona ieri, Jovetic e Dybala oggi, sono la dimostrazione di come lo Scorpione sappia gestire con somma intelligenza il talento, proponendo un gioco assai pratico e privo di fronzoli, nonostante un repertorio completo di gesti tecnici e ‘numeri’ da fuoriclasse. Perché questo tipo non si lascia sfuggire una sola possibilità per far ‘male’ all’avversario: “Di testa, di collo piede, come capita, basta che sia gol. Lavorando di gomiti, digrignando i denti, si fa spazio con forza e incorna o batte di prepotenza”. Altri calciatori scorpione noti: Hamrin, Asprilla, Iaquinta, Figo, Eder, Fellaini, Verratti.

SAGITTARIO

Sagittario

Questo segno governato da Giove, padre degli Dei, arde senza bruciare di un fuoco puro e radioso. Dinamico e idealista, il calciatore del Sagittario fa dell’ottimismo, della generosità, dell’entusiasmo e della gioia di giocare le sue armi vincenti. “Non si arrende mai e spera sempre nella sua buona stella per realizzare i suoi obiettivi con un tempismo sorprendente. Assimila rapidamente ogni tecnica, affronta qualsiasi rischio e dà spettacolo come goleador coi suoi scatti fulminei che spiazzano gli avversari, mentre con le finte e l’astuzia si crea occasioni eclatanti in area e realizza gol di potenza” (Iseppato). Molti gli attaccanti di questo segno abili anche nel gioco aereo, e citiamo Altobelli, Graziani, Joe “squalo” Jordan, Ravanelli, Schillaci, Gabbiadini,  Pussetto, Benzema, Alexis Sanchez e Gonzalo Higuain. L’inesauribile mobilità tipica del Sagittario, come anche la ricerca perenne del colpo ad effetto e l’esaltazione nel realizzare gol ‘impossibili’, si esprime pienamente in Roberto Mancini, che anche da tecnico mostra tante caratteristiche del segno, quali la professionalità puntigliosa e l’insofferenza per tutto ciò che è prestabilito (come dimostra il sempre cangiante undici titolare delle sue squadre). In negativo, l’ingenuità e la scarsa malizia. “L’intelligenza nella vita comune viene sul campo annullata da emotività, foga e fretta di concludere. L’applicazione è costante, straordinaria. Questo gli procura le simpatie del pubblico, spesso oltre i reali meriti tecnici” (Pesatori). Il calciatore Sagittario cambia spesso casacca, a causa dell’avversione alla vita sedentaria, e non s’infortuna spesso.

CAPRICORNO

Capricorno

Il freddo pianeta degli anelli, Saturno, fornisce a questo segno saggezza e ambizione, solidità e precisione. Riservato, silenzioso, maturo, il calciatore Capricorno in campo tende ad esprimersi più con la ‘testa’ che coi piedi. E’ dunque più adatto a dettare geometrie e mettere ordine a centrocampo che a farsi largo in area di rigore. Ma anche il ruolo di difensore “si attaglia alla corazza di ferro che sa costruirsi tecnicamente e al fisico compatto e resistente da gladiatore. Diventa il cuore della difesa, duttile e aspro, mai violento negli interventi” (Iseppato). Il difensore del Capricorno è raramente falloso, non butta palloni in tribuna e ferma gli avversari con precisi tackle, prima di reimpostare sicuro l’azione. Tali caratteristiche erano evidenti in Vavassori, Tassotti, Evani, Vogts, Favalli, Bertotto, Santon, Lichtsteiner, Arbeloa, difensori essenziali, di ottimo livello, che però non colpiscono certo l’immaginazione dei tifosi. Anche a centrocampo, il Capricorno “preferisce il lavoro oscuro, svolto con ordine e intelligenza, piuttosto che le luci della ribalta. Ostinato, roccioso, a volte anche elegante, è l’eminenza grigia di questo settore nevralgico. I compagni ne sentono la presenza molto più del pubblico sugli spalti. Sfruttano la spiccata predisposizione alla geometria, la razionalità, il senso della posizione, la precisione dei passaggi” (Pesatori). Ne sono fulgidi esempi: Bernardini, Zaccarelli, Juliano, Rivelino, Thuram, Guardiola, Mauri, Marchisio, Borja Valero, Allan. Gli attaccanti del segno si distinguono invece per eleganza e opportunismo: Bettega, Charles, Suker, Branca, Enrico Chiesa, Kalinic.

ACQUARIO

Acquario

Il segno ‘elettrico’ della libertà d’espressione è governato dal pianeta Urano (il cielo degli antichi) che gli dona intelligenza, estro e genialità. Il calciatore dell’Acquario “si trova sempre nelle condizioni di esprimere la propria fantasia, con invenzioni di gioco eclatanti e leggendarie. La sua imprevedibilità di manovra a tutto campo denota una classe estrosa ed elegante, fulminea nel tocco di palla ed artistica nei gesti ad effetto. Sanziona la sua accademia calcistica interpretando qualsiasi ruolo ad alto livello e nella veste di leader della squadra” (Iseppato). Calciatori acquario celebri di centrocampo: Roby Baggio, Liam Brady e Socrates, “nei quali di rado la combattività ha il sopravvento sullo spirito da dandy. Spostato in avanti, contro ruvidi difensori avversari, il tipo acquario perde un poco di stile e in compenso si fa più essenziale e robusto. Possiede confidenza con il gol, che trova con aggressive – fulminee – puntate basate sul movimento negli spazi brevi” (Pesatori). In attacco Savoldi, Schachner, Batistuta, Signori, Tevez, Palacio, Icardi, “pepito” Rossi, Cavani, L. Suarez, R. Falcao, Neymar e soprattutto Cristiano Ronaldo, ne sono esempi brillanti, anche nell’incostanza di rendimento tipica del segno. L’acquario si esprime bene anche sulla fascia, con possibilità di svariare su tutto il fronte d’attacco, come gli esempi di Causio, Kevin Keegan, Arjen Robben e Ivan Perisic dimostrano pienamente.

PESCI

Pesci

Nettuno, il dio del mare, dona a questo segno fantasia, adattabilità, spirito di sacrificio, astuzia e intuito. “Veloce, sgusciante, molto mobile, è dotato di dribbling secco, possiede un completo repertorio tecnico e può benissimo aver successo in qualsiasi zona e ruolo. Lo spiccato fiuto del gol lo rende determinante in parecchie circostanze; è colui che risolve da solo un incontro quando tutti gli altri stanno giocando maluccio, cogliendo l’essenziale al volo, con la coda dell’occhio, ‘sentendolo’ prima e immediatamente realizzandolo” (Pesatori). Chiari esempi con tali caratteristiche sono Zico, Boniek, Bertoni, Bruno Conti, Davids, Djorkaeff, Deulofeu, Florenzi, Candreva, Pogba, Rakitic. Questo segno ha prodotto anche grandi portieri: Zoff, Schumacher e Sepp Maier su tutti. Se l’Ariete sfondatore va alla ricerca del gol con istintiva decisione; il Gemelli è l’ala classica; il Cancro è seconda punta che crea gli spazi; Vergine e Capricorno sono opportunisti astuti; lo Scorpione il killer temerario che non perdona; il Sagittario è abile nel gioco aereo; l’attaccante dei Pesci invece sa sfruttare al meglio l’elemento sorpresa. “Forti di piede, che corrisponde biologicamente al segno, sono veloci, guizzanti e imprendibili” (Iseppato). Esempi di Pesci d’attacco: Luis Vinicio, Recoba, Casiraghi, Tovalieri, Fontolan, Flamini, Dzeko.


Bibliografia


1) Iseppato, Silvana, Il Calcio baciato dagli Astri, Graphot Ed., Torino, 1998

2) Pesatori, Marco, Sotto il segno del pallone, Sonzogno, Milano, 1986

 


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